tag:blogger.com,1999:blog-1155333209354008575.post4189242409647910544..comments2023-06-21T00:26:52.254-07:00Comments on C'hanno rubato il pensiero: La beneficenza in ItaliaIl Signor Chttp://www.blogger.com/profile/14707583044589038945noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-1155333209354008575.post-51727251726341313072012-12-17T06:33:34.198-08:002012-12-17T06:33:34.198-08:00Il concetto stesso di beneficenza corrisponde seco...Il concetto stesso di beneficenza corrisponde secondo me alla carità pelosa propagandata dal clero cristiano, è quindi un concetto da rifiutare perchè non risolve i problemi alla radice, semmai serve a lavare la coscienza sporca di chi, in fondo, sa di esser causa di quei problemi. Non dubito che le multinazionali in molti casi versino in beneficenza una parte infinitesimale dei loro profitti per avere un forte ritorno d'immagine, è tutto calcolato nella logica capitalista, so però che ciò fa parte del loro sporco gioco in quanto, come tu fai notare, sono proprio (ma non solo...) le multinazionali a creare quei problemi (sfruttamento della manodopera, predazione delle risorse nei Paesi del "terzo mondo", inquinamento, siccità careste, guerre civili, regimi dittatoriali, inesistenza o inaccessibilità per i più ai servizi cosiddetti di pubblica utilitá...). Alla beneficenza va contrapposta la solidarietà, che è ben altra cosa ed implica un coinvolgimento diretto nella soluzione dei problemi ed una seria comprensione di essi. Questo lo sanno bene anche Gino Strada e gli altri medici di Emergency, che non distribuiscono caritá a nessuno ma, coerentemente col giuramento di qualsiasi medico dotato di coscienza (e Veronesi non è certo uno di loro...) intervengono in prima persona in situazioni estreme, in luoghi disastrati e spesso teatro di guerre, per salvare vite umane portando avanti un progetto ed un modo di vivere a dir poco ammirevoli. Ma d'altra parte è più semplice, per il cittadino medio, mandare un sms e poi dimenticare tutto, pensando magari di aver fatto la buona azione quotidiana senza essersi sporcato le mani mentre tutto resta come prima.blackbloggerhttp://blackblogger.altervista.org/noreply@blogger.com