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domenica 15 dicembre 2013

"La Mafia uccide solo d'estate": l'importanza di PIF

Quelli della mia generazione, si ricordano a memoria alcune cose riguardo alla Sicilia dei primi del '90 o almeno questo vale per me.
Quando chiedevo ai miei del perché questi uomini fossero così cattivi, ammè mi rispondevano "di non preoccuparmi che tanto quelli stavano in Sicilia, mica a Padova".
Poi però il botto delle bombe del '92 (e le successive) le ho sentite fino a Padova.
Mi interessava capire.
Mi dicevo "Ma se la guerra c'è già in Jugoslavia? Questi perché la vogliono fare anche qui in Italia?".
Poi, successivamente, il cognome che porto e che inevitabilmente si collega a quella terra ha fatto sì che mi "innamorassi" di quelle vicende.
Ho letto e riletto decine di libri, guardato e riguardato speciali e documentari, visto e rivisto film su film.
La Sicilia oggi è un semplice luogo come qualsiasi altro, in Italia.
E' pregna di Mafia come può essere il Piemonte o il Molise.
Cos'è la Mafia, mi sono chiesto negli anni? La Mafia, è bene ribadirlo, non si manifesta più (o perlomeno speriamolo) con le stragi degli anni '80 e '90.
La Mafia è una semplice raccomandazione, è un appalto truccato, è un taroccamento di bilancio, è la "spintarella", è sporcarsi le mani il meno possibile, è il "gioco" dei rifiuti rimbalzati da nord a sud.
Ma che minchia è sta Mafia?
Chi sono i mafiosi, i Corleonesi?
Certo che sì.
Ma insomma ce ne siamo liberati, oggi che stiamo mandando a cuocere il 2013, di sta tirannìa?
Assolutamente no.

La Mafia non fa più stragi, è vero.
Perché ha capito che non le conviene.
Ha capito che gli Uomini di Stato è meglio comprarli invece che ammazzarli, così c'è meno casino.
La Mafia E' lo Stato. E viceversa.
Sono un'unica entità che si muove attraverso gli stessi mezzi. Nelle stesse maniere.

Ho visto il film di Pierfrancesco Diliberto, detto PIF.
La trama, ovviamente, la sapevo a memoria.
Ma quando facevano vedere la barba di Giovanni Falcone e la mano che regge la sigaretta di Paolo Borsellino mi è venuto un brivido.
Lo Stato ha cessato d'essere tale da quando questi due signori sono saltati per aria.
Ne sono rimasti pochi a combattere la Mafia: Gratteri su tutti.
Altri hanno preferito fare carriera politica, forse obbligati o forse fulminati sulla via di Damasco.

Bravo PIF, hai obbedito al comandamento di Paolo Borsellino, un Santo Laico, che diceva ".. parlatene ovunque: nelle scuole, nei bar, negli oratori..".
Questo film è la diretta testimonianza di una ribellione civile ed intellettuale di chi non ci sta a questo Stato completamente mafioso e usa i mezzi che ha a disposizione, in questo caso un film, per spiegare a chi non c'era che quei botti scoppiati a Palermo nel '92, si sentivano molto bene anche a Padova.

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