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lunedì 12 settembre 2011

Proseguere

Io vi giuro, l'ho cercato nello Zanichelli questo verbo ma non l'ho trovato!
La disperazione, ammetto, mi ha pervaso, mi ha indotto in notti insonni, cercavo la via più facile per un messaggio post-mortem ma non ho trovato parole.
Non posso non sapere i verbi alla mia età!
Poi mi hanno detto che il verbo "proseguere" è un verbo della "lingua padana", una lingua che ammetto di non conoscere.
Meno male (cit.) che c'è il Trota a favellare sovente questi vocaboli alla nazione, è un po' come quando vai all'estero e non conosci la lingua e inizi ad imparare le parole nuove un po' alla volta.
Io me la sono sempre cavata a gesti, all'estero, e pare se la cavino bene pure loro, coi gesti.
Splendido quando Bossi senior fa il dito medio alla propria gente (ai propri sudditi) ed essi invigoriti esultano e si genuflettono all'idealista, all'intelligenza ed educazione sopraffine di quest'uomo.
Cosa vuoi farci? Io non sono italiano, sono padano e quasi non me ne accorgo!
Che sciocco.
Sperando che qualcuno ci illumini con un nuovo aggettivo tipo "saoeèporeax" che voci di corridoio mi indicano voglia dire "buono" in italiano, e che "aeroopqopèe" voglia dire "cattivo".
Altri aggettivi li stanno pensando, ergo, bastano questi due.
Ma andiamo con ordine: chissà cosa avrebbe detto Fausto Coppi se un Borghezio qualsiasi l'avesse invitato al "Giro della padania"? Chissà se a Totò avesse fatto ridere la barzelletta di tal Sacconi (ripieni) che con una metafora (daje) ha spiegato con implacabile satira la manovra finanziavia, paragonandola ad uno stupro a due suore. Che ridere.
Di certo a questo Governo non manca l'ironia. Guardate Gasparri: no, non ha detto niente. Appunto: guardatelo.
Stavo contando quanti Talleri mi erano rimasti prima di prendere le sigarette e poi ho riflettuto che Giovanardi è contro tutto, tranne il fumo, forse perchè non è ancora andato a spiegare ai morti di tumore ai polmoni quanto male faccia il fumo.
La Gelmini (lo ripeto, la rima è facile, troppo, suvvia!) che snocciola perle a menadito, annunciando che sua figlia, ovvero una "figlia di..", non sente assolutamente la crisi.
Per passare all'evergreen Silvio Nostro che deve solo ringraziarlo questo "paese di merda" perchè se fosse nato in qualsiasi altro paese avrebbe collezionato plotoni di Settimana Enigmistica tra un'arancia e l'altra.
E pensare che "l'Italia peggiore" non ha ancora dato un calcio nel sedere al simpaticissimo Brunetta forse perchè il calcio va dato con il piede e non con lo stinco (non la capite, lo so).
Ma vallo a spiegare, tu, a Gentilini "il sceriffo" (dai, licenza poetica) di Treviso che anche se toglie le panchine ai barboni perchè a loro è vietato dormire, in qualche modo dormiranno lo stesso.
Vallo a spiegare che più ti metti contro gli immigrati, con slogan del tipo "sparate a vista ai gommoni che arrivano" prima o poi arriva un immigrato a farti capire che sei un coglione.
Insomma, il repertorio è completo. Manca una scorreggia in diretta di uno a caso, Calderoli,e poi siamo veramente finissimi ed sorgivi (cit.).
Certo ci sarebbero tutti i crismi per mandare a casa questi quattro inetti ma.. sì, c'è un "ma".
Ma chi li manda a casa? Bersani? Sì, forse Samuele avrebbe più polso e carisma, alla fine basterebbe cantare "Ciao ciao belle tettine" che tutti i Berluscones sarebbero rincoglioniti e forse più vulnerabili.
Invece no, c'è quell'altro di Bersani. Quello che si deve prendere seriamente solo quando Crozza lo imita.
Eh già (cit.), basterebbe una spallata alla Gentile per pungere il culo del Re, basterebbe che si imparassero a memoria "Qualcuno era comunista.." di Giorgio (Gaber n.d.r.) per capire cosa si deve e cosa non si deve fare.
La Casta domina, predomina e comanda.
E pensare che a mezzo mare da qui, un gruppo di negri ci ha dato l'esempio di come in pochi mesi e con l'aiuto della rete, si sia potuto cacciare un tiranno che troneggiava da decenni.
In fondo, è vero, basterebbe poco ma la gente che ha tagliato la testa a Gheddafi non gira in auto blu, quella è gente incazzata. Più o meno come Franceschini, il finto prete.
Contestualizziamo il tutto, per carità.

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