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lunedì 20 febbraio 2012

Ridi, pagliaccio

Sembra proprio uno scherzo, come quelli di carnevale, visto che il periodo è questo.
Sarebbe stato meglio fosse stato uno scherzo ma, tant'è, nessuno si è poi scandalizzato più di tanto alla presenza di così tanti idioti a Sanremo, in particolare di due, I Soliti Idioti, per l'appunto.
Tutti a pesare sospiri e pause del Molleggiato, che comunque non mi sembra abbia detto delle cose inesatte, forse per Sanremo inadatte, ma questa è una vecchia, vecchia quanto il suicidio-omicidio di Luigi Tenco.
Nei giorni in cui Massimo Troisi avrebbe compiuto 59 anni, il prototipo dell'italianità mediocremente bassa si è paventata sottoforma di "comici" sul palco più famoso d'Italia.
Nessuno s'è scandalizzato, ci siamo, anzi, ci siete abituati.
E' vero che fa "radical chic" criticare i Soliti Idioti, di nome e di fatto, però a me sembra che questo silenzio abissale continui a dar man forte a quell'Italietta che negli ultimi trent'anni ha preso il sopravvento.
Quell'Italietta che ha permesso ad un branco di Soliti Idioti di impossessarsi del nostro presente e del nostro futuro.
Questi piccoli segnali sono pesanti macigni che ti fanno capire quanto questo popolo sia anestetizzato e con il cervello lobotomizzato.
Celentano che parla di Dio può dare fastidio, la CEI che decide le sorti di un popolo (da sempre) invece no, quella lasciamola fare, tanto, appunto, ci siamo abituati.
Così due perfetti imbecilli vengono definiti "comici", come Alberto Sordi, come Totò, come tanti altri.
No, loro sono "comici" sulla falsa riga dei Boldi, dei De Sica (Junior) e di tutti quelli che fanno i cinepanettoni. Sono comici grazie alla volgarità di cui questo paese è affamato.
Sono comici perchè tanto "Berlusconi faceva bene a scoparsele tutte, io avrei fatto lo stesso, tu no?".
Sono comici perchè un programma d'informazione come quello che fa(rebbe) Fazio dovrebbe dare meno spazio ai Veltroni, agli Alfano e a tutti questi vermi e magari darne di più a Silvano Agosti, a Dario Fo e a chi può davvero accendere una luce nel tunnel.
Pure tu, Belen, sei meravigliosa anche se non la fai vedere la "farfallina" che poi dev'essere un tatuaggio nuovo perchè il 90% degli italiani ha notato che nel video più cliccato della rete non ce l'avevi ancora.
Giovanardi continua imperterrito a straparlare, prima ce l'aveva coi morti, ora ce l'ha coi gay.
Tutto questo è un cerchio che si chiude, è una platea che freme a leggere le avventure di Schettino con la ballerina moldava, perchè nessuno più si ricorda delle vittime (ad esempio) di quella tragedia.
E allora divertiamoci sulle note di uno Sirtaki qualsiasi.
Pure i greci stanno ridendo, stanno ridendo da morire.

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