Come fai, tu, italiano medio (cit.), a riconoscerti ancora nelle Istituzioni di questo paese?
Come fai a credere ancora che lo Stato sia dalla parte dei cittadini e non delle mafie?
Come fa a non sfiorarti l'idea che lo Stato sia ormai un concetto utopico e che non si sia trasformato in Antistato governato da ciarlatani e delinquenti e che gli Uomini di Stato siano, in realtà, coloro che prendono botte per difendere la propria valle?
Sono, anzi, sarebbero domande del tutto retoriche, prive di ogni fondamento.
Luca Abbà è l'eroe del giorno ovvero un qualsiasi criminiale per i giornali finanziati dalla Casta.
Luca si è arrampicato a 10 metri d'altezza, sfuggendo ai blocchi della polizia, per manifestare il proprio (proprio e di mezza Italia.. n.d.r.) dissenso verso questo ennesimo patto tra Stato ed Antistato.
Già ma finchè non c'è una presa di coscienza da parte di tutti noi sulla differenza tra Stato ed Antistato non si va da nessuna parte, ci saranno altri Luca Abbà che moriranno come cani appesi ad un filo di sogni che una volta si chiamavano diritti.
Come fanno a non capire che la Tav, l'Expo, i Ministeri al Nord sono tutti lasciapassare per fare in modo che l'Antistato continui imperterrito a sostituirsi allo Stato.
Sì perchè lo Stato oggi è rappresentato da Luca Abbà, da Rossella Urru, da Gino Strada e da Don Gallo (...) ovvero da persone che hanno ben presente cosa dice la Costituzione e che non la stanno violando.
Chi la vìola sono i giornali pagati dai partiti, i politici, il Presidente Napolitano e tutti i benpensanti che non dicono una parola contro queste opere.
Mentre l'Italia si chiede se il gol del Milan era dentro o fuori dalla linea di porta, c'è un ragazzo in Piemonte che non molla, che lotta tra la vita e la morte e che forse ha capito più di chiunque altro le parole di Antonio Gramsci quando diceva che odiava gli indifferenti.
Chi è il carnefice? Chi la vittima? Chi è lo Stato? Chi opera nel e per il bene e chi fa il contrario?
Io non mi sento italiano. (cit.)
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