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lunedì 11 aprile 2011

Nel regno di Topolino non ci si può annoiare.

Neanche alle vittorie mondiali dell'82 e del 2006, neanche se il Papa dispensasse preservativi dalla finestra di San Pietro non ci sarebbe una folla oceanica come quella pagata ed accorsa a sostenere Berlusconi per il primo giorno di scuola del nostro. Non c'è nulla da dire, quando Silvio promette.. promette. Aveva dato la sua parola di "uomo d'onore" che avrebbe presenziato al processo e puntuale (alla seconda chiamata) si è presentato pettinato all'indietro, sorridente e sluccicante di frasi contro tutti. Se Stefano passò alla storia Cristiana-Cattolica per essere il primo martire, ucciso per altro a colpi di pietra, il povero agnello pasquale in questi giorni di sole dove tutti gli italiani (anche quelli disoccupati) vanno al mare (perchè il mare è gratis), si è dovuto preparare il copione da recitare davanti ai giornalisti che lui, ops, la sua famiglia stipendia e anche a quei rompiscatole dei giornalisti "nemici" della Rai (tanto poi c'è il buon Ferrara che ci mette una pezza). Aspettando che qualcuno si lamenti del fatto che Sgarbi prenderà 200.000 € a puntata (farà 5 puntate) i nostri eroi tra una capatina in questura e un'altra a vedere Inter - Schalke 04 (La Russa pare si sia servito di un aereo privato che da Roma è volato a San Siro.. tra una guerra e l'altra, tra un insulto e l'altro ai precari, bisogna pur rilassarsi!) ne stanno facendo come al solito di cotte e di crude. La settimana è stata tremenda: piccoli De Gasperi crescono. E' così infatti che Lele Mora (sì, il magnaccio) e Montezemolo (sì, quello che quando gli chiedono "che lavoro fai?" lui risponde "per me una quattro stagioni") si stanno preparando per varcare la fatidica e soporifera soglia di Montecitorio. Effettivamente due con questo curriculum vitae mancavano alla lista. Stiamo aspettando che si proponga Nonna Papera poi siamo al completo. Si parlava di Berlusconi: il Premier stamattina ha dato il meglio di sè, dicendo addirittura che pagava Ruby (un nome, un destino) "perchè non si prostituisse!". Ma che personcina deliziosa, che pezzo di Cristo martoriato da questa magistratura comunista. Ma cosa vogliono questi giudici pezzenti, andassero a cantare Cyrano di Guccini alle Feste dell'Unità, invece che occuparsi di giustizia! Non voglio annoiare nessuno spiegando che il Processo Mediatrade non è altro che un fardello messo lì dai bolscevichi per calunniare l'innocente anima. Tutta questa marcia messa in scena ha inizio addirittura nel '79 (ammetto, non ero ancora nato) quando il "Berluskazzi" (soprannome del fido alleato Bossi) ricevette la visita di tre ufficiali della Guardia di Finanza nella sede dell'Edilnord, una società di proprietà di Silvio ma intestata a Previti (a volte ritornano!) uno dei tanti prestanome. E poi tante altre cose che non ho voglia di raccontare perchè cose faziose e assurde. Volevo segnalare l'importante, quanto mai struggente, love story tra il Ministro alle Pari Opportunità Mara Carfagna (un gran curriculo) e il finiano Italo Bocchino ha dato adito ai titoli più azzardati, soprattutto perchè tutta questa storia era stata tenuta nascosta alla moglie di lui. Il buon Italo, è uomo di princìpi e valori, e ha fatto outing, dichiarando l'amore impavido per la collega, chiedendo scusa alla moglie. "Affari Italiani" il giorno dopo titola: "Bocchino amaro per la Carfagna". Embè, quanno ce vo'... ce vo'!!

2 commenti:

  1. leggo solo il Times e Carlo Cavallaro

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  2. Come sempre all'altezza delle aspettative e questa volta anche con dell'ironia in più che mi ha fatto sorridere amaro tra le lacrime(non di gioia!).
    Bravo Carlo, continuo a seguirti ;o)
    Bea

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