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lunedì 13 giugno 2011

Perde la televisione e la Casta. Vince il popolo e la Rete.

"L'appartenenza non è lo scopo di un civile stare insieme, non è il conforto di un normale voler bene, l'appartenenza è avere gli altri dentro di sè." (L'Appartenenza, "Un'idiozia conquistata a fatica" - Giorgio)

Con questa frase di Giorgio apro il post di oggi. Nulla è più evocativo di un concetto messo in poesia.
In questa frase vi si trova: poesia (appunto), chiarezza, pedagogia, filosofia, logica.
Chiedete ad un Borghezio (no, dai, sto esagerando), chiedete ad un Belpietro qualsiasi se è in grado di capire questa frase senza nominare il nome di Truffolo invano.
Non ne sarebbe capace senz'altro.
Giorgio, qui, dice due parole che sono grammaticalmente un articolo determinativo seguito da un sostantivo: "gli altri".
Probabilmente in queste due parole che comprendono concetti vasti ed immensi come la cultura di Gillo Dorfles, troviamo IL problema di almeno quest'ultima epoca e, di conseguenza, di questa classe politica.
Questi qui non hanno mai preso in considerazione "gli altri". Mai.
Se un referendum del genere fosse successo in Burundi, i cittadini, sarebbero andati dai governanti a prenderli a calci nel sedere.
Ma allora cos'è la politica? Secondo gli antichi greci è un'arte, ovvero, "l'arte di FAR politica", cioè di mettersi al servizio della COMUNITA' e dei cittadini.
La democrazia (il potere del popolo) è una parola etimologicamente greca (come le olive di Mario Brega in "Borotalco" da qui un breve assaggino: "A Se' come so st'olive?" - "So' greche.") e i greci sono i padri fondatori del bene comune.
Non c'è stato popolo più intellettualmente elevato degli antichi greci, da cui ebbe origine ad esempio la filosofia, la scienza del pensiero.
E qui mi riaggancio a Giorgio e a "gli altri" che lui denota come fondamenta se tu, politico, parli di "Appartenenza".
Questo Stato non esiste più, ha una classe politica completamente morta, economicamente siamo ufficiosamente falliti, gli assegni non hanno (quasi) più validità, tra qualche anno gli stipendi saranno minori proprio perchè ci sarà mancanza di carta-moneta, il popolo è sempre più vecchio perchè i ragazzi (come me) non fanno figli (e vorrei vedervi io, cari figli dei fiori degli anni '70!), il pubblico è scomparso, il privato ricatta con contratti mensili pagando miserie e facendo lavorare anche dieci ore al giorno sfruttando così gli esseri umani in un circolo vizioso e molto altro ancora.
Al popolo però quando viene data la possibilità di POTER decidere sul proprio futuro, non sbaglia un colpo.
Quattro a zero. A casa.
Vero è che se non fosse esistita la Rete, probabilmente, avremmo perso noi, ma visto che ci impediscono anche di sognare per una volta siamo nella maniera più godereccia possibile REALISTI!
La Rete, grazie a Dio, c'è ed ha sbaragliato l'ipocrisia della Rai che da televisione di Stato (in teoria) dovrebbe stare dalla parte del popolo sempre e mai da quella dei potenti (ragazzi, non è una favola, dovrebbe essere veramente così!), invece non c'è stato nessun zerbino in grado di proferir parola CONTRO questi quattro scempi.
Nessuno, a partire da San Fazio per passare a Sant'Oro (ultime due puntate a parte!).
Ed è altrettanto troppo facile ora che i vertici della sinistra (oddio, sinistra..) e qui a scanso di equivoci non parlo di Vendola e di Di Pietro ma di chi comanda veramente ed è veramente facente parte della Casta: D'Alema, Violante, Veltroni e di conseguenza Bersani.
Questa è gente che è salita sul carro dei probabili vincitori da un mese, ma non più tardi di due anni fa Bersani si diceva favorevole al nucleare.
Ora che il ghepardo è stato smaccchiato (cit.) tutti bravi, tutti antinuclearisti, ma vogliamo ricordarci le radici politiche di Chicco Testa e di Veronesi?
Inutile fare i buonisti ora, anche questa, è gente da mandare a casa perchè non hanno capito niente di questo paese e soprattutto sono stati i primi alleati di Berlusconi quando Mortadellone era al Governo facendogli favori continuamente (conflitto di interessi etc.).
L'ondata di aria nuova è arrivata da Milano e Cagliari (due candidati SEL) e da Napoli (Gunny forever IDV), mentre Renzi a Firenze (PD) ha dichiarato che avrebbe votato 3 SI ed 1 NO. Questo è il PD, questo e nient'altro.
Altra cosa sono i militanti del PD, ragazzi che si fanno veramente il sedere per il bene comune, gente che FA veramente politica, sbandierando la bandiera dell'acqua pubblica piuttosto che quella contro il nucleare.
Gente giovane, gente NUOVA.
Altra annotazione doverosa: Tonino Di Pietro ha un grande merito nella giornata odierna, oltre a martellare come un picchio sull'albero il nano da giardino ogni giorno che passa (questa, chiamasi "opposizione", lasciando perdere il ghepardo..), è stato il primo a raccogliere le firme per questo referendum.
Evviva Tonino! Parla il meno possibile, ma continua così.
Poi c'è Beppe Grillo, sì l'uomo che ha più difetti della figlia di Fantozzi, quello che bestemmia, che impreca, che suda, che travolge la gente per la strada, che scommetteva con Signori, che è stato il complice di Pacciani (ovviamente, sto esagerando, non si sa mai..), ebbbene, Beppe di cui io seguo giornalmente il blog da almeno quattro-cinque anni ha, quasi settimanalmente, martellato la mente delle persone contro il Nucleare, con l'Acqua Pubblica e con il Legittimo Impedimento.
Questa, che lo vogliate o no, cari signori che ben pensano, chiamasi "informazione".
Evviva allora anche Beppe, perchè, citandolo "SIAMO IN GUERRA!!" e se fosse passato, ci saremmo entrati davvero.
Quindi viva l'Italia, ma per cortesia, non diamo meriti alla Casta, è una questione di pudore intellettuale, grazie.

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