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lunedì 6 giugno 2011

LA VITTIMA QUESTA VOLTA ERA DI COLORE: NO AGLI OMICIDI DI STATO!!!!

Stavo finendo di leggere "Quando hanno aperto la cella.." di Luigi Manconi (ed. Il Saggiatore) che è un libro che consiglio davvero a tutti perchè fa capire a tutti la situazione carceraria italiana oltre a raccontare quasi una ad una le storie di persone morte per mano del carcere o comunque, più generalmente, per mano dello Stato (inteso come istituzioni), che mi sobbalza agli occhi una notizia incredibile: nella ridente Montagnana (che è una cittadina tra la provincia di Padova e quella di Verona, a mezz'ora da casa mia.. n.d.r.) il 23 maggio scorso è successo un fatto alquanto terribile.
Un cittadino marocchino Abderramhann Salhi, 24 anni, è morto nelle acque del fiume Frassine mentre in città si svolgeva la famosa "festa del Prosciutto di Montagnana". Quella sera, il ragazzo marocchino, si legge fosse stato in balia dell'alcool, importunando anche alcuni passanti, quando ad una certa ora i Carabinieri del luogo avvicinano il giovane facendolo salire in macchina (secondo alcuni testimoni n.d.r.). Da quel momento Salhi non si è più visto a Montagnana, salvo ritrovarlo cadavere nelle acque del fiume una settimana dopo, ritrovato da un contadino.
Il corpo era tumefatto, con il volto gonfio e numerose escoriazioni.
La Procura di Padova apre giustamente un'indagine e indagati risulta una pattuglia di Carabinieri (a quanto si legge, tre per l'esattezza).

Questo è il fatto raccontato dal Mattino di Padova e dai giornali locali e leggendo quell'articolo, ascoltando il fatto raccontato da radio1 e vedendo il servizio sul TG3 del Veneto mi son venuti subito alla mente i casi che sto studiando sulle morti in carcere in quanto mi serviranno per scrivere uno spettacolo teatrale: da Cucchi ad Aldrovandi, da Uva a Sandri e via via tanti altri proprio come Luigi Manconi racconta nel suo libro.
Qui però c'è una sostanziale differenza: la vittima è un ragazzo di colore e anche se ci fanno credere che il razzismo è roba passata, per l'opinione comune non lo è, lo prova il fatto che nel sito online de Il Mattino di Padova quando è stato pubblicato l'articolo ci sono state decine di commenti pro Carabinieri mentre i contrari ricordo che fummo io ed un ragazzo dal nome chiaramente arabo.
Constatazione N.1: è SACROSANTO che la legge faccia il suo corso ma fino a prova contraria non si sa ancora se siano stati davvero i Carabinieri ad ammazzare il giovane, quindi è assurdo prendere le difese dei tre indagati quando nessuno sa ancora se siano colpevoli o meno (questo chiamasi, appunto, razzismo).
Constatazione N.2: se per il caso Cucchi, Aldrovandi etc. ci furono (grazie a Dio!) le famiglie che si scatenarono contro le ingiurie dei (purtroppo) ministri La Russa prima e Giovanardi poi e comunque facendo battaglie legali e civili contro questa barbarie è altrettanto vero che questo ragazzo marocchino probabilmente non avrà tutto questo gran supporto dall'opinione pubblica che anzi per bocca di uno dei tanti dementi che hanno commentato il fatto "i copa un negro e ghe va de mezo sempre i carabinieri" (traduco: uccidono un negro e ci vanno di mezzo sempre i Carabinieri).
Qui non è questione di Carabinieri, qui è questione che se è vero che il ragazzo è morto a causa delle botte prese (supponiamo) dai Carabinieri, il fatto è di una gravità immensa.
Le Forze dell'Ordine nel più elementare dei concetti dovrebbero evitare gli omicidi (perchè di questo si tratterebbe!) e non procurarli.
Ovviamente la gravissima giustificazione che il populino mentalmente mediocre adotta è che il ragazzo era ubriaco (come se gli accusatori di ciò, bevessero latte al sabato sera..) e questa è una cosa che può succedere ma che non deve essere tollerata se il tale in questione inizia ad importunare i passanti.
Ecco che, in questo caso, vengono a galla le responsabilità prima di tutto della Stazione dei Carabinieri del posto che (sempre secondo la COSTITUZIONE ITALIANA!!!!!!!!) al ragazzo non si dovrebbe aver storto un capello e (sempre secondo la Nostra Costituzione) adottare metodi educativi e punitivi il chè vuol dire una notte in cella e poi portarlo in una casa di cura, ad esempio, ma non si può TOLLERARE che un ragazzo venga ucciso di botte. MAI! Anche avesse spacciato droga, anche avesse ucciso lui perchè c'è il carcere che serve a punire, non le botte. Figuratevi per un ubriaco che l'unica sua colpa è stata quella di bere il classico bicchiere di troppo.
Altra resposabilità che mi sento di attribuire è del Sindaco, il quale doveva occuparsi, attraverso i Servizi Sociali, del giovane, facendolo curare come la Legge indica (se fosse accaduto ciò, probabilmente il ragazzo sarebbe ancora vivo e magari anche guarito).
Un amico che vi abita mi ha raccontato che a Montagnana c'è comunque fermento, ci sono i classici a favore (come se si potesse essere a favore di un'uccisione!) ma ci sono anche comitati che vogliono la VERITA' e che fanno e faranno pressioni sull'opinione pubblica perchè non si può morire a 24 anni in questo modo, NON SI PUO'!
Mi auguro che la Legge faccia il suo giusto corso, mi auguro che vengano catturati i colpevoli e nel caso fossero dei Carabinieri è giusto che vengano sbattuti in carcere, perchè di assassini trattasi.

Tengo a sottolineare due appuntamenti importanti ora, agli amici di Roma e al popolo italiano tutto.
1) SABATO 11 GIUGNO a Cinecittà si svolgerà il "Primo Memorial STEFANO CUCCHI" dove si svolgeranno vari incontri di boxe (lo sport praticato da Stefano) e dove vi sarà la presentazione del libro di Ilaria Cucchi con l'intervento di Luigi Manconi. Poi ci sarà l'esibizione di alcuni artisti (ore 19.00) con brani dedicati appunto a Stefano. Io porto un pezzo che ho scritto quando vidi il volto di Stefano dopo l'autopsia, rimasi scioccato e lo scrissi di getto; si intitola "Stefano Cucchi".
Venite numerosi!! Il ricavato andrà in beneficenza, fatelo per Stefano e per tutte le vittime di Stato!!!!!

2) DOMENICA 12 e LUNEDI 13 GIUGNO c'è il Referendum bisogna segnare 4 croci sul SI!!! Chi non voterà o voterà contro è nemico dell'umanità e se avrò qualche amico o conoscente che si comporterà in questo modo gli toglierò il saluto perchè essendo NEMICO dell'umanità è anche NEMICO mio. Non serve che aggiunga altro: 4 SI!!! Per il presente e per il futuro del mondo.

Grazie, C

3 commenti:

  1. Buongiorno Sig. Cavallaro,

    ho letto attentamente il suo blog. Vorrei soffermarmi su alcuni punti dove lei cita espressamente l'odio razziale che accomuna molti cittadini italiani, e la presa di posizione contro le forze dell'ordine.

    Come da Lei sottolineato, fino a prova contraria i Carabinieri non possono essere colpevolizzati da questa morte assai oscura. Sarà la magistratura a fare il suo corso e a dare una risposta alle famiglie dei tre carabinieri citati e alla famiglia del giovane marocchino. A distanza di qualche mese vorrei riportarLe alcuni articoli di giornale con i recenti sviluppi:

    http://www.facebook.com/photo.php?fbid=2616280733363&set=a.1731969146126.2100285.1445447812&type=1&theater

    Si tratta di un semplice articolo di giornale ma il segnale che da è forte e chiaro.

    Ora, ci vorrà ancora del tempo per attendere una presa di posizione sulla perizia del medico legale ma se questa tesi venisse confermata tutto ciò che Lei riporta nel blog e i pensieri della comunità marocchina vengono sminuiti senza alcun appello.

    A seguito alcune mie considerazione riguardo la manifestazione tenuta dalla comunità marocchina appoggiata dal movimento no global:

    http://www.youtube.com/watch?v=gCjyyDpt3Qs&feature=related

    Questo personaggio, è a tutti gli effetti un cittadino italiano che gode dei miei stessi diritti, ma non de doveri. Nullatenente, aggressivo (artefice della rottura del femore di un noto anziano disabile di Montagnana) vive di espedienti nonostante spesso venga aiutato dal Comune stesso. Ora, ogni parere è personale, in ogni caso non so se conosce il tratto del fiume Frassine. Si tratta di un fiume con il letto a livello del terriorio, con ponti e relativi argini con un'altezza oscillante tra i 7 e i 10 metri. Secondo Lei, la testimonianza di questo individuo, può essere credibile?

    Altro video:

    http://www.youtube.com/watch?v=9544YfKqxj8&feature=related

    Premetto che Lei stesso può visualizzare il filotto di articoli video riportati su You Tube, gliene elenco solo uno, Lei stesso potrà ascoltare le parole del portavoce del corteo ACCUSARE di sana pianta le forze dell'ordine, dando a loro la colpa del fattaccio senza una sentenza dichiarata (trattasi a tutti gli effetti di un reato).

    Capisco l'indignazione della comunità non appena certe vicende sono state messe in piazza, resta il fatto che ci sono prese, grosse prese di posizione contro le forze dell'ordine che sono state diffamate gratuitamente.

    Le ricordo che tre famiglie sono tutt'ora senza alcun sostegno economico (non credo sia previsto un indennizzo) da mesi. Ora questa perizia pare scagionare i Carabinieri, ma non ho visto nè sentito alcuna parola di rilievo da parte della comunità marocchina nè da coloro che fin da subito hanno puntato il dito contro le forze dell'ordine.

    Auspico anch'io, cittadino di Montagnana ma soprattutto essere umano responsabile e saccente della legge italiana, che la verità venga al più presto a galla.

    Credo sia chiara la mia presa di posizione, con questo voglio comunque ricordarLe che non ho alcun interesse nel scrivere il mio pensiero nel suo blog. Scrivo soltanto per dovere di cronaca, in un contesto d'odio che si è venuto a creare con la verità ancora indefinita (ma con un chiaro ed inequivocabile segnale).

    Cordiali saluti.

    Marco FRIERI

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  2. Signor Frieri, leggo solo ora quello che ha scritto e la ringrazio per l'attenzione. Volevo solo chiarire che la mia speranza è che la legge faccia il suo corso fino in fondo. Non sono "nemico delle forze dell'ordine" ma può ben capire che in quello stesso periodo ho toccato con mano le storie Cucchi ed Aldrovandi, conosciuto le famiglie e visto lacrime scendere. E' giusto prendere una posizione su tutto per non vivere da inetti. La mia l'ho presa.

    La saluto cordialmente.
    Carlo Cavallaro

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  3. Signor Cavallaro, rispetto la sua idea ma non la condivido. Dal momento in cui, in questa costituzione, uno o più imputati sono colpevoli dall'emissione di una sentenza trovo banale prendere una posizione così netta, a scapito, in questo caso delle forze dell'ordine. Sono passati molti mese ormai da quella storia triste di quel ragazzo marocchino morto. Le indagini hanno fatto il proprio corso e dei carabinieri saranno rinviati a giudizio per reati tutto sommato gravi. Non si può parlare di omicidio considerando la perizia depositata dal medico legale, quindi trovo ormai fuori luogo certe convinzioni, sue e non solo, in primis l'accusa nei confronti dello "Stato" come riportato nel titolo di questo suo blog. Non capisco nemmeno il paragone con la vicenda Cucchi, vicenda che mi ha toccato particolarmente e per la quale ho provato disgusto alla visione delle foto autoptiche del corpo di quel ragazzo. Qui una presa di posizione come la sua potrebbe anche essere condivisibile e corretta. La storia di questo 24enne invece è offuscata da un passato fatto di droga, alcool, pestaggi, furti, soprusi e chi più ne ha più ne metta. Certo, questi sono sbagli che non si possono pagare con la morte, ma è stato certificato che questa tragedia non è stata causata dall'azione, discutibile, di CERTE forze dell'ordine. Frequento spesso gli stadi del nord d'Italia per la mia nota passione calcistica, mi ritrovo sempre a condividere con tifosi "caldi" la mia passione, ciò non toglie credo nel lavoro delle forze dell'ordine, le stimo per il sacrificio che portano a termine fino ad ogni fine servizio, anche se a volte l'esuberanza porta l'una e l'altra parte ad avere battibecchi di ogni tipo, verbali e fisici. Sono per la non violenza, per il dialogo e per il rispetto del lavoro e della collettività. Il succo del mio discorso è che non si possono prendere prese di posizione non conoscendo la verità, o meglio, conoscendo solo parte di essa. Credo che si possa prendere una SERIA posizione dal momento in cui i dettagli sono chiari, decisi, DEFINITI e non prendere decisioni frutto dal "sentito dire", da un giornale, da testimonianze false. Vivere da inetti non è un vivere bene, come lo è generalizzare!!!

    Saluti
    M.Frieri

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