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lunedì 8 agosto 2011

No Vasco, io non ci casco (cit.)

"Perchè la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia..".
Così, nel 1996, Vasco scrisse uno dei versi più belli della storia della musica italiana (per i profani, il pezzo in questione è "Sally", impropriamente spesso accreditato alla Mannoia, la quale, ne è solo un'interprete), ha sempre detto, il rocker di Zocca, che quel pezzo è autobriogafico (come tanti suoi del resto) ma dopo tutto ciò che è uscito in queste ultime settimane, quel verso, sembra profetico.
Eh sì, la vita a volte è proprio un brivido che vola via ed il fatto che tu sia Vasco Rossi, di Zocca, il più grande rocker italiano, ipermilionario (forse di più) e idolatrato da milioni di persone a lei (alla vita) non interessa.
Ecco che se ti chiami Vasco Rossi hai quasi il dovere a non star male e a non chiedere aiuto.
L'Italia è il paese campanilistico da sempre, tutto ciò che può innescare una miccia di discussione è il benvenuto.
Ecco che allora la depressione di Vasco è diventata la notizia dell'estate. Molti ci sguazzano, pochi hanno rispetto (di un uomo, prima di tutto).
L'ultimo album è il suo grido d'aiuto, un aiuto che lo ha riportato quasi alla qualità dei tempi di "Liberi liberi" o di "Vivere", pezzi straordinari.
Vasco, si è denudato del cazzuto stile rock e sta alzando bandiera bianca, a suo modo, per carità, ma fa pena.
Che dire? Niente di più che anche se si ha tutto dalla vita, non vuol dire che si sta bene (vai con la retorica).
E lui, onesto intellettualmente come sempre, lo ha gridato e detto.
Orribile ed abbastanza schifoso l'atteggiamento di coloro i quali parlano dell'argomento nei seguenti termini "Vasco depresso fa ridere i polli", sì, d'allevamento (cit.) come essi.
E' sport nazionale quello di sparare sulla croce rossa.
E' un po' come quando vincemmo i mondiali nel 2006, chi chiedeva la testa di Lippi prima, poi si è costruito un mezzobusto del mister da mettere in salotto, per poi chiederne la testa dopo la debacle del 2010. Sì, siamo questo paese qui.
Artisticamente Vasco lo si può discutere o meno, ma l'aspetto umano sarebbe, come minimo, da rispettare.
Coraggio, Anima fragile, rimettiti in moto e regalaci un'altra Sally.

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