Chissà cosa direbbe Darwin riguardo all'evoluzione della razza umana oggi.
Sicuramente sarebbe consigliato di non accendere la televisione in sua presenza.
Per carità, me ne guardo bene dall'essere "perbenista" o "buonista", ma qui non si dà mai molta importanza al fatto che le stesse immagini che vedi tu, uomo, le possa vedere anche un bambino.
Allora che lavoro farebbero i vari pseudodirettoriditelegiornale (?) piuttosto che gli ideatorideipalinsestitelevisivi? Già.
Siamo un paese psicofarmacizzato (cit.) di salotti televisivi in cui si discute (?) se Sarah Scazzi è stata violentata e da quanti, in cui si parla per mesi della ragazza massacrata in Umbria piuttosto che di quella in provincia di Bergamo.
Ed è un plastico dietro l'altro, una bocca rifatta dietro l'altra, un opinionista (?) dietro l'altro che buttano fango (merda) sulle anime di queste persone.
E mentre questi cialtroni guadagnano come avvoltoi per discutere sul "macabro", va in onda un reality qualsiasi, un bestemmione (contestualizzato, per carità) qualsiasi, un politico qualsiasi.
Siamo tutti attenti a ciò che viene discusso, sappiamo tutto di questi avvenimenti: ora del delitto, chi ha fatto cosa e come è stato fatto. Tutto.
Lungo spazio ad interviste del giornalaio di Avetrana, piuttosto che dell'opinionista (che di solito è un attore di fiction fallito) che dice la sua su questo o quel fatto.
Bello parlare dei morti, soprattutto perchè è difficile che tu venga contraddetto.
Bello anche vedere l'immagine straordinariamente ironica (!?) sulla morte di Marco Simoncelli, un ragazzo (prima che un campione).
E' tutto un divertimento: allora divertiamoci!
L'evoluzione dell'uomo ha portato a risultati sicuramente incomprensibili, ovvero, adorare l'orrore.
L'adorazione dell'orrore è prassi praticata in tutto l'occidente, specialmente in Italia.
Gheddafi (sì, quello del baciamano) ne avrà torturati a centinaia di innocenti, ma è proprio necessario far vedere il suo volto sanguinante (non sangue finto.. ) nelle ore del meriggio?
A quanto pare, è necessario. Così si fa share, audience. Si specula, evvai.
E poi chissenefrega (cit.) se i bambini vedono queste cose, d'altra parte dovranno pure diventare adulti, no?
No. C'è modo e modo per diventare adulti: ad esempio, che gli adulti, quelli veri, aiutassero loro di imparare ad apprezzare il bello della vita che non sono le tette grosse o i bicipiti scolpiti.
Il bello è semplicemente un tramonto, un pallone che rotola in un prato, un cane.
Per il "brutto" c'è tempo (cit.) e non c'è tempo che non venga.
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