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mercoledì 27 marzo 2013

Lasciali fare, Federico.

Lasciali stare, Federico.
Lasciali fare baccano, lasciali protestare per i propri colleghi che quella non è più roba che ti riguarda.
Sono solo uomini.
Poveri.
Lasciali perdere, che sul Golgota ci sei già salito. E pure tua madre con il viso straziato come la Madonna, che li lasci fare.
"Non sanno quello che fanno"
No, non lo sanno, Federico. Tu che col tuo sangue c'hai bagnato un po' tutti, lascia fare chi ancora non conosce la vergogna.
Sì, perchè la vergogna è un sentimento nobile che non è cosa per miserabili.
La vergogna la si prova quando si ha una coscienza, uno spirito, un'anima.
E tu, lasciali ciarlare, in nome di una divisa che ormai oggi non rappresenta più niente.
Oggi tua madre, era al lavoro e sotto al suo ufficio si sono riuniti un gruppo di Farisei in nome della "solidarietà".
Ma che cazzo vuol dire, Federico, "solidarietà"?
Tu che sei stato ammazzato di botte, spiegami cosa vuol dire il termine "solidarietà".
E spiegami pure che vuol dire "vergogna". E "giustizia". E "innocenza".
Lasciali fare, Federico.
Da lassù deridili ed essendo l'ennesima vittima di questo Stato (che odio) perdonali e perdonaci perchè ogni attimo che ti dimentichiamo, siamo complici come loro.

2 commenti:

  1. ...Non dimenticheremo mai, quello che è accaduto a Federico e il vostro calvario. Siamo tanti e saremo al vostro fianco fino alla fine. Fino all'espulsione dalla Polizia di Stato, di Stato appunto. Lo Stato siamo noi, comuni cittadini, onesti, come lo era Federico e lo siete voi. Quei 4 poliziotti non possono essere stipendiati da noi dopo essersi macchiati del peggiore dei reati. FUORI, DEVONO ESSERE LICENZIATI. QUESTA E' LA GIUSTA CONSEGUENZA DELLA SENTENZA PRONUNCIATA DAL TRIBUNALE ITALIANO.

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