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lunedì 23 aprile 2012

Bergonzoni, il genio.

".... Grazie e non dimenticatevi di pensare!!"
Così ci salutò dopo il terzo bis, Alessandro Bergonzoni, alla fine del suo ultimo spettacolo dal titolo "Urge".
Chi non conosce l'iclonoclastia e la paradossale leggerezza bergonzoniana non può certo scoprirla in un post di un blog.
E' di difficile comprensione, lo ammetto, anche se in quest'epoca pure Bombolo lo è. Di certo non mi aspetto di vedere il Gasparri di turno ad uno spettacolo di Bergonzoni, anche perchè, capirebbe solo la parola "entrata" fuori dalla porta.
E' stata la prima volta che l'ho visto a teatro e appena sono entrato mi sono subito accorto di una cosa: l'età media dei presenti era, sicuramente, over 50/60.
Molte signore col rossetto rosso porpora e la collana di perle e molti signori incravattati pettinati con un riporto evergreen e pochi, pochissimi giovani.
Sotto la fatidica (?) soglia dei 30 saremmo stati in una decina.
Anche, ma non solo, da qui non ci si deve dimenticare di pensare.
Non mi ergo a ciò che non sono, a me Bergonzoni piace perchè in generale mi piacciono i geni e Bergonzoni lo è, ecco perchè sono andato a vederlo.
Fare teatro come solo lui sa fare è un'impresa che, appunto, va ad ergersi a tale parola.
Sì perchè lo spettacolo inizia con una frase e dura un'ora e mezza e se ti perdi anche solo una parola, perdi il filo, e vien difficile riagganciarlo successivamente.
Ogni parola, ogni frase, ogni periodo, ogni mini-racconto ha nel suo interno sempre più di un significato.
C'è chi si ferma alla battuta immediata e ride, c'è chi va oltre e collega il termine con il resto della frase e ride/non capisce, c'è chi cerca la profondità del significato del "verso del cormorano" in un racconto surreale.
E' un esercizio impossibile a chi è abituato a leggere gli editoriali di Scalfari, lo immagino.
Tornato a casa, ripensavo e cercavo di trovare la logica, quel filo sottile che collega la prima frase con l'ultima frase dell'intero canovaccio ma forse mi son sbagliato.
In realtà, Alessandro Bergonzoni di Bologna, la classica morale ce l'ha spiaccicata dopo il terzo bis.
Non dimenticatevi di pensare.
Urge, non farlo.
Grazie. C

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