Puzza un po' di bruciato il fatto che un referendum abrogativo sia così tranquillamente sponsorizzato sia nel web ma anche ed addirittura nei telegiornali.
Infatti, non è valido.
Non è valido per la legge 352 del 1970 secondo cui le firme raccolte in questo periodo specifico dell'anno sono inutilizzabili.
Hanno messo la classica esca per vedere quanti squali abboccavano.
E poi chi ci crede al potere dei più buoni? Dei polli di allevamento, forse. (doppiacit.)
Però questa iniziativa ha fatto stare bene un po' tutti.
Tutti avranno pensato ".. allora vedi che qualcosa si sta muovendo..???".
Cosa volete che si muova, amici? Ma soprattutto chi?
Quarant'anni fa c'era la violenza, c'erano i sampietrini scagliati, c'era il sangue ma probabilmente c'era un'idea che sarà pur sempre un'astrazione (cit.) ma almeno un qualcosa di utopistico c'era.
Ora non c'è neanche quello.
Oggi si fanno manifestazioni ogni giorno, in ogni piazza d'Italia, per un fottutissimo motivo.
Trovi sempre qualcuno che manifesta per decidere dov'è che i cani vanno a pisciare. (cit.)
Abbiamo perso i sogni.
Siamo ormai infettati dalla rigidità del pensiero consumistico, siamo stati educati al "lavoroguadagno - pagopretendo".
Ce lo hanno rubato sì, il pensiero. (autocit.)
A cosa serve firmare oggi se va tutto messo nel cassetto o se, al limite, ti fanno la controleggina il giorno prima?
Questo è un paese in mano ai massoni ed ai banchieri più o meno da sempre.
Berlusconi si è dimesso (perchè attenzione, nessuno l'ha cacciato!!) ed è stato sostituito da una serpe peggio di lui!
Cioè la gente lo rimpiange!
E chi volete che vinca le prossime elezioni?
Io non sono andato a firmare ma non sapevo che c'era addirittura una legge che praticamente annientava in partenza questa raccolta di firme.
Ho pensato che il tranello ci doveva essere se perfino STUDIO APERTO, cazzo STUDIO APERTO (!!!) sponsorizzava questa magnanimità delle Istituzioni.
Ecco perchè odio lo Stato, perchè continua a prendermi per il culo.
Io sono un po' stanco.
Questo è un blog libero ed è una notizia. E' un blog che non ha un argomento preciso: attualità, politica, musica, teatro etc. I post li potete trovare sulla mia pagina pubblica di fb (Carlo Cavallaro), nel gruppo fb "C'hanno rubato il pensiero" e sul mio profilo twitter. Il Signor C
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lunedì 23 luglio 2012
lunedì 16 luglio 2012
La mia Gaberite non lo permette
Ogni volta che sento qualcuno che canta Gaber mi girano alacremente le palle.
Io lo canto, lo recito, lo penso e lo prego. In doccia, però.
Ma io, con presunzione, posso permettermelo.
Perchè io in quello che Giorgio e Sandro hanno scritto e detto ci credo.
Perchè mi hanno fatto diventare uomo.
Gaber è una "malattia".
L'unica malattia benevola. Nel senso che una volta che l'hai presa non te la stacchi più di torno.
Io ho fatto tutto secondo scaletta: mi sono avvicinato a Giorgio per caso (?), da adolescente ma non ascoltando niente dei suoi monologhi o delle sue ultime canzoni.
Io ho iniziato dal principio. Perchè in principio era il Verbo. (cit.)
I duetti e la tournèe con Mina e i vari pezzi da "Il truccamotori" a "Goganga", da "Non arrossire" a "Il Riccardo".
Già lì mi aveva cambiato la vita.
Poi ho iniziato a drogarmi del teatro canzone che ha inizio nei primi anni '70, da lui stesso inventato.
E da lì è stato un innamoramento, una folgorazione, un amore continuo.
Perchè non c'è parola, non c'è verso, non c'è testo di Gaber (e Luporini, n.d.r.) in cui non credo ed in cui non condivida tutto.
Non voglio invogliare nessuno alla "gaberite" perchè se sei fortunato (ma non è "fortuna") la Luce ti illumina e ti sceglie da sè.
Giorgio per me è una fede e a volte non ne parlo per pudore e spesso parlando del più o del meno lo cito senza accorgermene ma non lo faccio per darmi un tono ma perchè è entrato dentro di me molto più di quanto Berlusconi sia entrato in Emilio Fede (?).
E allora, tornando a monte, non posso ascoltare che un Ligabue qualsiasi canti (?) "Qualcuno era comunista.." primo perchè Ligabue non ha proprio capito cosa volesse dire Gaber in quel pezzo che non è solo una provocazione (...), secondo perchè lo rifà uguale identico all'originale.
Ma chi sei tu per permetterti di rifare Gaber uguale?
Poi ne ho sentiti di tutti i colori e ogni volta avrei preferito il cilicio alla tortura cui venivano sottoposte le mie orecchie.
Morgan, Giulio Casale (straosannato da tutti, ma chi è?), Capossela, ora perfino Gigggggi D'Alessio.
E' fastidioso perfino Celentano che canta Gaber, per me.
Io credo che Giorgio non sia un Ligabue o un Vasco che hanno proseliti di coverband.
Giorgio non è mai, mai, mai, mai, MAI, stato banale. Mai!
Non puoi rifarlo. Non puoi cantarlo. Perchè non ne conosci la filosofia, non lo canti e non lo preghi.
Lo facessi sotto la doccia, Ligabue, ti direi "bravo!". Invece lo fai sopra ad un palcoscenico. Dove magari qualcuno dal pubblico esclama "Cazzo, bello sto pezzo di Ligabue!".
E' questo l'orrido errore che ne esce.
Gaber a parer mio è già stato quasi del tutto dimenticato ed è un bene, perchè se lo si deve ricordare così, meglio dimenticarlo del tutto.
Giorgio non è mai stato capito, nemmeno quando con Enzo Jannacci facevano "I due corsari" antesignani rispetto ai Blues Brothers di almeno dieci anni.
L'Italia cinematografica non se n'è mai accorta.
Troppo presa dalle stronzate.
Troppo blasfemo e controcorrente, Giorgio Gaber.
Troppo. Per tutto.
I Nomadi hanno il suo pubblico che li segue ovunque. Noi Gaberiani, siamo fastidiosi, perchè se ce lo tocchi, ci incazziamo. Perchè siamo dei tuttologi. E soprattutto perchè non ci andrà mai bene niente.
Così sia.
Io lo canto, lo recito, lo penso e lo prego. In doccia, però.
Ma io, con presunzione, posso permettermelo.
Perchè io in quello che Giorgio e Sandro hanno scritto e detto ci credo.
Perchè mi hanno fatto diventare uomo.
Gaber è una "malattia".
L'unica malattia benevola. Nel senso che una volta che l'hai presa non te la stacchi più di torno.
Io ho fatto tutto secondo scaletta: mi sono avvicinato a Giorgio per caso (?), da adolescente ma non ascoltando niente dei suoi monologhi o delle sue ultime canzoni.
Io ho iniziato dal principio. Perchè in principio era il Verbo. (cit.)
I duetti e la tournèe con Mina e i vari pezzi da "Il truccamotori" a "Goganga", da "Non arrossire" a "Il Riccardo".
Già lì mi aveva cambiato la vita.
Poi ho iniziato a drogarmi del teatro canzone che ha inizio nei primi anni '70, da lui stesso inventato.
E da lì è stato un innamoramento, una folgorazione, un amore continuo.
Perchè non c'è parola, non c'è verso, non c'è testo di Gaber (e Luporini, n.d.r.) in cui non credo ed in cui non condivida tutto.
Non voglio invogliare nessuno alla "gaberite" perchè se sei fortunato (ma non è "fortuna") la Luce ti illumina e ti sceglie da sè.
Giorgio per me è una fede e a volte non ne parlo per pudore e spesso parlando del più o del meno lo cito senza accorgermene ma non lo faccio per darmi un tono ma perchè è entrato dentro di me molto più di quanto Berlusconi sia entrato in Emilio Fede (?).
E allora, tornando a monte, non posso ascoltare che un Ligabue qualsiasi canti (?) "Qualcuno era comunista.." primo perchè Ligabue non ha proprio capito cosa volesse dire Gaber in quel pezzo che non è solo una provocazione (...), secondo perchè lo rifà uguale identico all'originale.
Ma chi sei tu per permetterti di rifare Gaber uguale?
Poi ne ho sentiti di tutti i colori e ogni volta avrei preferito il cilicio alla tortura cui venivano sottoposte le mie orecchie.
Morgan, Giulio Casale (straosannato da tutti, ma chi è?), Capossela, ora perfino Gigggggi D'Alessio.
E' fastidioso perfino Celentano che canta Gaber, per me.
Io credo che Giorgio non sia un Ligabue o un Vasco che hanno proseliti di coverband.
Giorgio non è mai, mai, mai, mai, MAI, stato banale. Mai!
Non puoi rifarlo. Non puoi cantarlo. Perchè non ne conosci la filosofia, non lo canti e non lo preghi.
Lo facessi sotto la doccia, Ligabue, ti direi "bravo!". Invece lo fai sopra ad un palcoscenico. Dove magari qualcuno dal pubblico esclama "Cazzo, bello sto pezzo di Ligabue!".
E' questo l'orrido errore che ne esce.
Gaber a parer mio è già stato quasi del tutto dimenticato ed è un bene, perchè se lo si deve ricordare così, meglio dimenticarlo del tutto.
Giorgio non è mai stato capito, nemmeno quando con Enzo Jannacci facevano "I due corsari" antesignani rispetto ai Blues Brothers di almeno dieci anni.
L'Italia cinematografica non se n'è mai accorta.
Troppo presa dalle stronzate.
Troppo blasfemo e controcorrente, Giorgio Gaber.
Troppo. Per tutto.
I Nomadi hanno il suo pubblico che li segue ovunque. Noi Gaberiani, siamo fastidiosi, perchè se ce lo tocchi, ci incazziamo. Perchè siamo dei tuttologi. E soprattutto perchè non ci andrà mai bene niente.
Così sia.
lunedì 9 luglio 2012
Delirio ipotetico
E allora perdi anche il gusto di incazzarti.
Allora è una leggera malinconia che ti pervade, un vaffanculo ipotetico (pseudocit.), allora pensi che sei nel posto sbagliato e nel momento sbagliato.
Sono giorni che ci penso a questa cosa.
E' proprio una sfiga!
Allora pensi alle tragedie del mondo: lo tsunami.. la fame nel mondo.. i poveri.. Hiroshima.. Giovanardi.. eccetera eccetera eccetera. (cit.)
Allora pensi che stasera stai a casa, sul tuo divano, completo relax, magari un porno.. no, un porno no!
Magari un buon bicchiere di vino, i vini del Reno (cit.), e vuoi, perchè devi staccare un attimo la spina dalla banale ed arrogante quotidianeità.
Ma c'è sempre qualcosa che ti rovina un piano del genere: o c'è un cretino di un tuo amico che sa che stai dormendo (cit.) o hai le pile del telecomando scariche, che ti fanno accendere solo il primo canale della televisione e tu, pigro, non ti alzi minimamente per fare altro, pensando.. va beh.. vedremo!
Cazzo no!
Giletti no..!
Padre Pio e Giletti insieme no!
Ma cos'ho fatto di male io?
E invece dal produttore al consumatore (non ho capito bene chi sia l'uno e chi sia l'altro), ti arriva questa vagonata di merda, ben confezionata, nei giorni in cui su raiuno potevano mandare, chessò, un film su Borsellino, tanto per far capire ai polli d'allevamento (cit.) che la Rai è dalla parte dei buoni. E' il potere dei più buoni! (cit.)
E invece no!
Te l'ho detto, perdi anche il gusto di incazzarti.
Allora guardi per ventiminutiventi questa sequela inenarrabile di stronzate con il sorriso inebetito di chi sa, ma non ha le prove! (cit.)
Allora pensi che tu a vent'anni hai scritto un libro, oddio "un libro", un opuscolo su Pasolini e ti rendi conto che la massa guarda Giletti e Padre Pio.
Una coppia gol, cazzo!
Cioè io se volevo un porno mi mettevo Selen e Rocco Siffredi, invece potrei anche eccitarmi così.
No, non diciamo fesserie: Giletti è uno bravo, piace alle mamme ed è anche juventino!
E allora stai lì, tra il sonno e il non ancora (cit.), a pensare che forse stasera potevi fare qualsiasi cosa ma niente ti avrebbe chiarito l'idea su cosa scrivere nel tuo cazzo di blog alle 4 di mattina.
Prosit!
p.s. le "cit." sono tutte dell'Immenso.
p.p.s. sì, è Bonolis!
Allora è una leggera malinconia che ti pervade, un vaffanculo ipotetico (pseudocit.), allora pensi che sei nel posto sbagliato e nel momento sbagliato.
Sono giorni che ci penso a questa cosa.
E' proprio una sfiga!
Allora pensi alle tragedie del mondo: lo tsunami.. la fame nel mondo.. i poveri.. Hiroshima.. Giovanardi.. eccetera eccetera eccetera. (cit.)
Allora pensi che stasera stai a casa, sul tuo divano, completo relax, magari un porno.. no, un porno no!
Magari un buon bicchiere di vino, i vini del Reno (cit.), e vuoi, perchè devi staccare un attimo la spina dalla banale ed arrogante quotidianeità.
Ma c'è sempre qualcosa che ti rovina un piano del genere: o c'è un cretino di un tuo amico che sa che stai dormendo (cit.) o hai le pile del telecomando scariche, che ti fanno accendere solo il primo canale della televisione e tu, pigro, non ti alzi minimamente per fare altro, pensando.. va beh.. vedremo!
Cazzo no!
Giletti no..!
Padre Pio e Giletti insieme no!
Ma cos'ho fatto di male io?
E invece dal produttore al consumatore (non ho capito bene chi sia l'uno e chi sia l'altro), ti arriva questa vagonata di merda, ben confezionata, nei giorni in cui su raiuno potevano mandare, chessò, un film su Borsellino, tanto per far capire ai polli d'allevamento (cit.) che la Rai è dalla parte dei buoni. E' il potere dei più buoni! (cit.)
E invece no!
Te l'ho detto, perdi anche il gusto di incazzarti.
Allora guardi per ventiminutiventi questa sequela inenarrabile di stronzate con il sorriso inebetito di chi sa, ma non ha le prove! (cit.)
Allora pensi che tu a vent'anni hai scritto un libro, oddio "un libro", un opuscolo su Pasolini e ti rendi conto che la massa guarda Giletti e Padre Pio.
Una coppia gol, cazzo!
Cioè io se volevo un porno mi mettevo Selen e Rocco Siffredi, invece potrei anche eccitarmi così.
No, non diciamo fesserie: Giletti è uno bravo, piace alle mamme ed è anche juventino!
E allora stai lì, tra il sonno e il non ancora (cit.), a pensare che forse stasera potevi fare qualsiasi cosa ma niente ti avrebbe chiarito l'idea su cosa scrivere nel tuo cazzo di blog alle 4 di mattina.
Prosit!
p.s. le "cit." sono tutte dell'Immenso.
p.p.s. sì, è Bonolis!
lunedì 2 luglio 2012
Sul carro dei perdenti
Voglio salire sul carro dei perdenti!
Fatemici salire.
Voglio salire sul carro di quelli che a mente fredda hanno detto che questi Europei non s'han da fare (pseudocit.) a forza di vedere cani sgozzati e sentire notizie di calciatori sempre più in Questura e sempre meno in campo, e che poi si son resi conto che non serve a nulla fare i "coerenti".
Anche perchè non sono mai stato coerente!
E' vero, sono tutti milionari, probabilmente è tutto pilotato (anzi, sicuramente), però questo Europeo mi ha divertito, anche più del Mondiale vinto in Germania.
Se il mondo fosse giusto, non si sarebbe giocato, come non si sarebbe dovuto giocare in Sud Africa e così via.
Però penso che nell'anno dei terremoti, tellurici e non, una carezza di leggerezza ci stava bene.
Non ho voglia di pensare a che fine faranno gli stadi in Polonia come quelli in Sud Africa, non voglio pensare ai cani massacrati e nemmeno al conto in banca di Balotelli.
Voglio pensare che Prandelli è una brava persona che ha portato in Ucraina 23 giocatori, con 2 ragazzi neri per la prima volta (e questa, scusate, è una notizia!) e che ha cercato di fare calcio.
Difficile perchè i giornalisti cercavano ancora il "probabile Paolo Rossi" e iniziavano sempre i discorsi ricordando che dopo i grandi scandali e dopo le brutte partenze, l'Italia vola.
E invece no.
Invece il calcio come dice Pasolini ha i suoi poeti e i suoi prosatori e se sei più scarso, perdi.
E' vero: nella Spagna ci sono 20 giocatori che giocano in due squadre soltanto, da noi no.
E' vero: loro prima di tirare in porta fanno anche una ventina di passaggi di prima, è arte, la loro.
E' vero: non avevi nè Baggio, nè Pablito, nè Cannavaro.
Complimenti Mister, complimenti a Casillas che sul 4 a 0 chiedeva "rispetto" per l'Italia, complimenti a Pirlo che usando il gergo pasoliniano è un poeta fantastico, complimenti alla Spagna che non possiede prosatori.
Fatemici salire.
Voglio salire sul carro di quelli che a mente fredda hanno detto che questi Europei non s'han da fare (pseudocit.) a forza di vedere cani sgozzati e sentire notizie di calciatori sempre più in Questura e sempre meno in campo, e che poi si son resi conto che non serve a nulla fare i "coerenti".
Anche perchè non sono mai stato coerente!
E' vero, sono tutti milionari, probabilmente è tutto pilotato (anzi, sicuramente), però questo Europeo mi ha divertito, anche più del Mondiale vinto in Germania.
Se il mondo fosse giusto, non si sarebbe giocato, come non si sarebbe dovuto giocare in Sud Africa e così via.
Però penso che nell'anno dei terremoti, tellurici e non, una carezza di leggerezza ci stava bene.
Non ho voglia di pensare a che fine faranno gli stadi in Polonia come quelli in Sud Africa, non voglio pensare ai cani massacrati e nemmeno al conto in banca di Balotelli.
Voglio pensare che Prandelli è una brava persona che ha portato in Ucraina 23 giocatori, con 2 ragazzi neri per la prima volta (e questa, scusate, è una notizia!) e che ha cercato di fare calcio.
Difficile perchè i giornalisti cercavano ancora il "probabile Paolo Rossi" e iniziavano sempre i discorsi ricordando che dopo i grandi scandali e dopo le brutte partenze, l'Italia vola.
E invece no.
Invece il calcio come dice Pasolini ha i suoi poeti e i suoi prosatori e se sei più scarso, perdi.
E' vero: nella Spagna ci sono 20 giocatori che giocano in due squadre soltanto, da noi no.
E' vero: loro prima di tirare in porta fanno anche una ventina di passaggi di prima, è arte, la loro.
E' vero: non avevi nè Baggio, nè Pablito, nè Cannavaro.
Complimenti Mister, complimenti a Casillas che sul 4 a 0 chiedeva "rispetto" per l'Italia, complimenti a Pirlo che usando il gergo pasoliniano è un poeta fantastico, complimenti alla Spagna che non possiede prosatori.
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