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lunedì 29 ottobre 2012

Mangiare tutto, pisciarci sopra e poi ridere di gusto

"Aida, le tue battaglie, i compromessi, la povertà.
I salari bassi, la fame bussa, il terrore russo, Cristo e Stalin"

Così recitava in "Aida" quel gran genio di Rino Gaetano.
Che fosse un illuminato lungimirante lo sapevamo (quasi) tutti, ma che in ogni singola strofa di ogni pezzo rappresentasse la situazione politica di questa Aida sempre meno bella, forse ci scommettevamo in pochi.
La politica dopo le metafore villane di Rino Gaetano è scomparsa. Non esiste più.
Esiste l'unico rapper italiano che può definirsi tale, che risponde al nome di Frankie Hi Nrg, che qualche decennio dopo ha scritto un pezzo dal titolo "Quelli che benpensano", che è una polaroid scattata l'altro giorno o oggi stesso.
Eh già, se Aida fosse senza i benpensanti, senza i piddini di turno che hanno il saio di cachemire, che Aida sarebbe?
E che Aida sarebbe senza quelli che hanno camminato nella Via Crucis accanto a quello che si è fatto da solo, salvo poi sputargli in faccia quando è stato, viva Dio, crocefisso??
E' tutto un gran casino.
Mi sono sforzato di provare a leggere il programma di Renzi: ne ho letto qualche paragrafo.
Mi ero illuso, lo pensavo più furbo, invece pure lui dei diritti dei lavoratori proprio manco l'ombra.
Ma come, Renzi, tu scrivile le cose, come gli altri, poi fai sempre in tempo a non farle. O no?
La Fiom mi dà la sensazione di essere la Caritas: sono gli unici in questo paese a cui i lavoratori fanno (un po') pena.
I più seri, in tutto ciò, restano quelli dell'Unione Dei Carcerati (cit.) che almeno continuano a non ciarlare di nessun cambiamento, come dire: "noi ve lo mettiamo nel culo ed almeno siamo coerenti e te lo diciamo. Amen".
C'è chi ci gode e li vota.
C'è chi ci rosica e vota il Pd o i loro alleati.
Anche Supercazzola Vendola (cit.) che si sporcava la bocca (...) citando Pasolini, a questo punto pure ad Biagio Izzo è concesso di citare Monicelli, è cascato sull'uccello (e qui, ogni battuta è sprecata) come una Signora Longari d'annata.
E chi ci rimane? Non ci resta che piangere, direbbe qualcuno.
Probabilmente è vero.
Ma se in tutto questo ciarpame (cit.) devo intravvedere una mezza idea, che ricordo essere soltanto un'astrazione (cit.), io voterei quello che si è fatto tre chilometri a nuoto, dimostrando che se si vuole andare dalla Calabria alla Sicilia, basta avere un fisico allenato.
Sta antipatico a tutti, anzi, a quasi tutti.
Perchè sbaglia i toni, è vero, perchè dice le parolacce, è vero, e perchè non è (affatto) ingessato.
Parla alla gente, come ha sempre fatto.
Probabilmente di Aida (Ah, come sei bella..) non gliene importa poi molto, ma almeno evoca un qualcosa di nuovo, le facce sono nuove.
Magari saranno una manica di pazzi, magari no.
Non resta che dare una chanche a chi non l'ha mai avuta.
E' come quando si giocava a pallone in strada e si era in dispari ed uno rimaneva in panchina.
Facciamo giocare un po' anche il panchinaro, vuoi vedere che fa goal?

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