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giovedì 8 novembre 2012

Caratteristiche del Gaberiano DOC

Ho incontrato Giorgio Gaber a 15 anni, forse troppo presto, sicuramente troppo tardi per vederlo, ahimè, dal vivo.
Il mio avvicinamento a Gaber è stato strano e penso unico: ho iniziato a conoscerlo e ad ascoltarlo con un cofanetto che mi è stato regalato da un mio zio, che conservo come una reliquia.
Dentro a quel cofanetto c'erano praticamente tutti i pezzi "Prima del Signor G", quindi era il Gaber televisivo, quello dei duetti con Mina, con sua moglie Ombretta, quello di Paparadio, di Barbera e champagne e della Ballata del Cerrutti, sì, quello di vent'anni, biondo e mai una lira. 
Quindi il mio battesimo è stato, come dire, cronologico.
Ho conosciuto il primo Gaber, chitarrista della madonna, voce meravigliosa, testi sicuramente particolari, io che già allora ero stato impastato dai cantautori classici (Tenco, Pagani, De Andrè etc.).
Avevo già capito che nonostante mi piacessero molto anche il resto dei "milanesi", Giorgio era dieci spanne sopra a tutti.
Ne ho avuto la conferma anni dopo. 
Ho ascoltato quel cofanetto, composto di tre cd, fino a rovinarlo (infatti adesso salta spesso).
Da lì in poi, è iniziata una fede.
E' impensabile, lo so, da spiegare a chi non è un Gaberiano.
Perchè noi Gaberiani:

-sappiamo tutto noi (avendo una fede così forte nel Verbo Gaberiano, abbiamo, logicamente, la verità);
-siamo contrari a priori (più che altro, odiamo le maggioranze, di qualsiasi tipo);
-siamo pasoliniani (non a caso, a ventidue anni ho scritto un libro dedicato a Pasolini);
-non abbiamo identità politica (anche perchè altrimenti sarebbe una contraddizione);
-possiamo anche arrivare alle mani se qualcuno ci tocca Giorgio (a me stava per succedere);
-mal digeriamo i paragoni su Giorgio (è stupido farli, punto);
-ci sentiamo alla lunga superiori su chi Gaber non l'ha mai ascoltato (e grazie al c...);
-quando parliamo con chicchessia citiamo Giorgio senza rendercene conto;
-consideriamo Giorgio un essere non umano, ma divino ed essendo tale, senza difetti (ok, passi che fumava);
-non sopportiamo la seguente domanda "ma come ha fatto a stare insieme alla Colli che è di Berlusconi?" (domanda che denota ignoranza, soprattutto perchè evidenzia che chi pone tale domanda non ha mai ascoltato mezza discografia di Giorgio, dove ti spiega il perchè è stato insieme a sua moglie, coglione!);
-non sopportiamo neanche la domanda "tu parli sempre di Gaber, e Luporini dove me lo metti?" (idiota, Sandro è Giorgio e Giorgio è Sandro. Si parla di Gaber perchè era più conosciuto e basta. Gaber è un pacchetto che contiene due nomi: Giorgio e Sandro. La Trinità, praticamente).

Queste ma molte altre caratteristiche appartengono al Gaberiano DOC, c'è chi si crede tale solo perchè ha sentito una volta "La libertà" o "Destra e Sinistra": questi individui sono tra i più insopportabili.
Giorgio è una fede, io non mi vergogno a dirvi che durante la giornata lo penso spesso e se devo prendere una decisione importante mi chiedo "cos'avrebbe fatto Giorgio, qui?".
Gaber non si ascolta, non si pubblicizza, non si legge, non si può parlare di lui: Gaber si prega.
Si prega perchè è una fede.
Che ti fa sentire bene, come uno quando sogna.

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