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martedì 25 gennaio 2011

Buon compleanno Giorgio!

Caro Giorgio,
oggi 25 gennaio avresti compiuto una marea di anni, talmente tanti che probabilmente ci avresti scherzato sopra.
Voglio evitare di essere noioso poichè il mio "amore" (sì, penso sia la parola adatta) per te è ben noto e dunque voglio cercare di non dire e fare retoriche varie.

Sono parecchi anni che te ne sei andato Giorgio, davvero tanti, per me e per chi ti ama sono un vuoto insopportabile.
Io ho avuto la sfortuna (per motivi anagrafici) di aver iniziato la mia "Gaberizzazione" quando tu eri già morto.
Sei entrato in me più di qualsiasi dottrina, catechismo, insegnamenti, morali immorali ed immoralità morali.
L'altra sera mentre ascoltavo "Il Grigio" per l'ennesima volta mi dicevo silenziosamente che certe persone sono "sovrannaturali", "esseri non umani, quasi celestiali", "angeli terreni" e via via trovavo amaramente qualche sinonimo di queste non definizioni.
Assurdo.
A volte nella strana quotidianità cerco risposta in te e penso "ma qui Giorgio che cosa avrebbe detto/fatto/pensato?".
Ogni volta che mi faccio "Lo shampoo" faccio il pirla e ti canto (con le conseguenti preoccupazioni di chi mi ascolta), ogni volta che entro in un bar cerco "Il Riccardo" di turno, ogni volta che sono triste penso che c'è "La libertà di ridere" e penso anche che ".. non si può non ridere, in mezzo a tutti questi guai..".
Ogni volta che leggo le dichiarazioni de "Il Conformista" di turno, sbuffo e penso ".. ma davvero c'è gente che ci crede?".
Ogni volta che mi butto in un prato ho sempre l'impressione che ci sia "L'Odore" che mi disturbi, ogni volta che mangio un gelato cerco di trovarmi in un posto tipo "Il Bar Casablanca" e pensa che penso anche "... e pensare che c'era il pensiero!".
Sono tempi strani Giorgio, tempi in cui non sai chi ti trovi contro e non sai se un dialogo vale la pena di farlo e di aprirlo con certe persone e "chiedo scusa se parlo di utopia".
Il pensiero, questo sconosciuto, è stato dimenticato, ce l'hanno rubato, ce l'hanno plasmato.
Siamo diventati esseri non pensanti, anestetizzati da una specie di dittatura televisiva.
Tu "consigliavi" di trattare la televisione come una lavastoviglie, ho provato e mi son trovato i bicchieri ancora sporchi, quindi non ha neanche quella funzione lì.
Mah.. pensa che ho pensato spesso a "Il suicidio" e ".. se poi non ci riesco?".
Bene, penso di averti annoiato abbastanza.
Allora Giorgio.. buon compleanno, brinda alla nostra!!
Io vado a finire un paio di cose però.. devo dirti che in questo momento io.... ".. sto bene. Io sto bene come uno quando sogna... ".

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