Sono giorni difficili da spiegare.
Sono giorni in cui il mondo si è completamente rivoltato, dove per la proprietà commutativa se cambi i fattori stavolta il risultato cambia eccome.
Il nordafrica da sempre schiavo del tiranno di turno si risveglia e mette in moto una guerra civile devastante dove i buoni muoiono e dove i cattivi sparano sulla folla.
Il terremoto in Giappone ha sconvolto il mondo, immagini di una dignità e di un annichilimento totale.
Ti vien da pensare che veramente sta succedendo qualcosa di strano.
E' vero, le rivolte e i terremoti succedono da sempre, ma stavolta respiro un'aria strana di resa e quasi di avvertimento da parte di Madre Terra contro il genere umano, il peggior genere.
L'uomo è stato capace di distruggere un pianeta anche se paradossalmente stavolta di colpe non ne ha, o meglio, non ne dovrebbe avere.
Non sono uno scienziato, sono una persona che nella maggior parte dei casi quotidiani cerca di usare il buon senso e l'istinto, il nucleare mi puzza di cosa cattiva.
Ho iniziato da poco a sentire che le parole hanno un suono, ci sono quelle che suonano bene e quelle che suonano male.
La parola "acqua" ad esempio suona benissimo, è melodica.
La parola "nucleare" ad esempio suona male, è orribile.
Prendete un bambino di qualche mese, dove è al massimo della percettività e provate a sussurargli nell'orecchio la parola "acqua" per qualche minuto.
Provate a fare la stessa cosa con la parola "nucleare".
Ai bambini che sono spiriti liberi davvero è impossibile comprare il loro istinto, mica si chiamano Chicco Testa.
Il nucleare è cacca.
Col nucleare si gonfiano i conti in banca dell'Eni e dell'Enel ed è una non tecnologia.
E' antibiologica.
Ci sono molte centrali nucleari anche in Usa ma spente. Noi non abbiamo bisogno di energia in più.
Il Creatore quella volta ha disteso una lingua di terra circondandola di mare. Siamo illuminati da Fratello Sole tutto il tempo dell'anno, abbiamo il Vento che ci spettina i monti.
Italia mia, ma quanto bella sei?
A proposito, buon compleanno a te che sei troppo bella e con la bellezza non si discute. Mai.
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