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martedì 17 aprile 2012

La beneficenza in Italia

Mi viene in mente il Prof. Veronesi, oncologo stimatissimo da tutta la politica (e non, d'altronde è un PROFESSORONE) fare spot televisivi e mettere il suo bel faccione da Gandhi dei giorni nostri, pubblicizzare l'AIRC, ovvero, la Ricerca contro il cancro.
Grande azione di umanità del nostro, non fosse altro che è stato in prima fila a battersi a favore del nucleare in Italia (andando contro un referendum, anzi due, e quindi andando contro il popolo italiano, la Costituzione, eccetera eccetera eccetera). (cit.)
Ricordo pure che il nostro carissimo professore uscì con una delle solite boutanade (autocit.) quando diede una mazzata tra capo e collo a tutti i genovesi, dicendo che il basilico era cancerogeno.
Veronesi, è chiaro, fa i suoi interessi, deve far funzionare il mercato dei farmaci che nel mondo occidentale è secondo solo a quello delle armi.
E' un venduto, nulla più, capirai, in Italia, chi non lo è. (?)
Veronesi, fu Ministro della Salute, con il centrosinistra che in quanto ad autogol non gli si può certo dir niente è davanti pure a Riccardo Ferri. (n.d.r.)
E allora via, il nostro appariva in tutte le televisioni e la signora Maria di turno si fidava di questo vecchio schifoso con il sorriso perfido, d'altra parte è parte integrante del potere dei più buoni. (cit.)
Cambiamo parzialmente argomento: in quanti ci mangiano sulla beneficenza in Italia?
Flotte e flotte di organizzazioni che si fingono dei benefattori alla stregua di Schettino sulla Concordia e ti consigliano di farla, la beneficenza.
Già, perchè la beneficenza è un business, hai voglia se non lo è.
E allora c'è addirittura Mediaset che ha fatto una onlus, c'è Telethon che ci mangia sopra da decenni, ora addirittura (e qui si rasenta lo schifo più totale, togliete "rasenta") ci sono le banche, ovvero, coloro che hanno mandato in vacca un paese, vogliono che tu, cittadino, faccia beneficenza.
A chi?
Beh, c'è solo l'imbarazzo della scelta: i bambini dell'Africa, malattie incurabili, Gasparri, alluvioni, catastrofi, uragani, terremoti (ah già, che ridere i terremoti... n.d.r.), insomma, di tutto un po'.
La cosa più straordinariamente italiana (?) è l'sms.
Ora si vuol far credere (e, cazzo, se riescono a farlo credere!) che tramite le compagnie telefoniche, quindi multinazionali, con un sms si dona un tot alle persone colpite da qualsivoglia catastrofe.
Io non ne ho mai mandato via uno, non perchè non sia sensibile, ma perchè ho la certezza che non posso fidarmi della TIM o della VODAFONE.
Mi vien da pensare che una TIM qualsiasi è impossibile che destini una quota dei suoi introiti a chi vive in containier.
Voi ci credete? Beati voi!
Come cavolo si fa a dare l'otto per mille alla Chiesa Cattolica?
Per carità, uno può dare l'otto per mille pure a Briatore, sono affari suoi, ma non si pretenda che quei soldi vadano veramente in Africa o in zone limitrofe.
L'unica sicurezza certa che ho, in termine di beneficenza è EMERGENCY, perchè è un'organizzazione umanitaria che salva vite umane e che è CONTRO tutti i potenti!
Io di quella, solo di quella, mi fido.
Non mandate sms convinti di aiutare alluvionati o terremotati, perchè sono soldi che non andranno mai a chi ne ha bisogno.
E' come dare un mazzetto di soldi al Trota e poi lamentarsi se lo si trova in tangenziale a Milano, cioè, come dire, un po' te la sei cercata.
E adesso finisco il post ed ho negli occhi il sorriso a 93 denti di Veronesi che chiede soldi per la ricerca contro il cancro e che poi è in prima fila a favore del nucleare. Secondo voi, quanto incazzato sono?

Televotate!

1 commento:

  1. Il concetto stesso di beneficenza corrisponde secondo me alla carità pelosa propagandata dal clero cristiano, è quindi un concetto da rifiutare perchè non risolve i problemi alla radice, semmai serve a lavare la coscienza sporca di chi, in fondo, sa di esser causa di quei problemi. Non dubito che le multinazionali in molti casi versino in beneficenza una parte infinitesimale dei loro profitti per avere un forte ritorno d'immagine, è tutto calcolato nella logica capitalista, so però che ciò fa parte del loro sporco gioco in quanto, come tu fai notare, sono proprio (ma non solo...) le multinazionali a creare quei problemi (sfruttamento della manodopera, predazione delle risorse nei Paesi del "terzo mondo", inquinamento, siccità careste, guerre civili, regimi dittatoriali, inesistenza o inaccessibilità per i più ai servizi cosiddetti di pubblica utilitá...). Alla beneficenza va contrapposta la solidarietà, che è ben altra cosa ed implica un coinvolgimento diretto nella soluzione dei problemi ed una seria comprensione di essi. Questo lo sanno bene anche Gino Strada e gli altri medici di Emergency, che non distribuiscono caritá a nessuno ma, coerentemente col giuramento di qualsiasi medico dotato di coscienza (e Veronesi non è certo uno di loro...) intervengono in prima persona in situazioni estreme, in luoghi disastrati e spesso teatro di guerre, per salvare vite umane portando avanti un progetto ed un modo di vivere a dir poco ammirevoli. Ma d'altra parte è più semplice, per il cittadino medio, mandare un sms e poi dimenticare tutto, pensando magari di aver fatto la buona azione quotidiana senza essersi sporcato le mani mentre tutto resta come prima.

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