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martedì 18 dicembre 2012

IO STO CON MARCO

Marco Pannella, classe millenovecentotrenta, è un combattente.
E' uno che se sei in guerra si fa sparare per salvare te. E' uno che crede.
E ciò in cui crede lui lo sa benissimo, perchè, diciamocela tutta, la forza di Pannella è sempre stata questa fede laica in qualcosa che lo avvicinasse molto di più all'Assoluto di molti suoi colleghi che, l'Assoluto, lo prendono in considerazione per una buona campagna elettorale.
Sono ore dure, adesso, per Marco Pannella. Tra la vita e la morte per colpa di un'idea che, in questo caso, non è soltanto un'astrazione.
E' una delle battaglie dei Radicali, che (anche) lui ha fondato nel 1955, quella del voto ai detenuti.
Ennesima dimostrazione di inciviltà italiana che cataloga le persone in base a tanti fattori e non si ferma al fatto che sono persone, e basta.
Chi glielo fa fare a ottantadue anni di rischiare la pelle in questo modo?
La passione? La sete di giustizia? La mania di protagonismo?
Forse è proprio la cocciutaggine pannelliana che negli anni abbiamo conosciuto a fargli fare l'ennesimo sciopero della sete.
Perchè in questo paese in mano a Vaticano, Massoneria e Banche, i Radicali sono stati gli unici (in termini politici) a battersi per quello straccio di diritti civili di cui oggi godiamo.
Tante battaglie, a dimostrazione che la politica (o l'opposizione) dovrebbe essere fatta così, anche quella su dove i cani vanno a pisciare. (cit.)
Dicevo tante battaglie, alcune condivisibili, alcune sacrosante, alcune sbagliate, ma ciò che conta è il non levarsi l'elmetto da combattente. Mai.
Qualcuno dice che si può restare giovani dentro, quando si invecchia.
Ebbene, SuperMarco, è molto giovane, anzi, giovanissimo.
Rischia la morte per una battaglia a favore dei diritti dell'uomo (perchè anche il carcerato lo è).
Tutti i perbenisti stanno facendo a gara per "convincere" Marco a smetterla con questo sciopero, perchè la vita è più importante e bla bla bla.
Ma la vita diventa importante quando credi in qualcosa e ti batti per questo e SuperMarco la vita l'ha vissuta come un rapporto sessuale.
Pannella fa all'amore con la vita, se la fotte, come direbbe Bukowski.

Marco, con quei capelli alla Voltaire, con quelle idee liberiste e libertarie, probabilmente passerai alla storia come uno dei più grandi uomini politici italiani, proprio perchè tu la politica la fai, giorno per giorno.
Ma non illuderti, perchè come dice Vasco Rossi in "Laura" (tratto da "Canzoni per te"), ".. la gente in fondo vuole il Natale con la neve".

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