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lunedì 21 gennaio 2013

Giorgio, perdonali

Ieri sera mi sono veramente incazzato!
E' stata un'incazzatura cosmica ma talmente implodente che, appunto, l'ho tenuta per me.
Ero di pessimo umore, se qualcuno azzardava ad avvicinarmisi, l'avrei cacciato a male parole.
Non posso accettare il teatrino messo in piedi da quel burattinaio di Fazio, in onore di Giorgio. Non ce la faccio davvero, sarebbe un insulto al mio "sentire".
Ottimi ospiti, artisti che stimo ma che non hanno niente a che vedere con Giorgio Gaber e con Sandro Luporini (che saggiamente non ha pronunziato parola durante tutto lo spettacolo).
Mi spiego meglio: io non ho niente contro Luca e Paolo, Bisio, Paolo Rossi, Enzo Jacchetti. Sono tutti Artisti con la "A" che sanno davvero fare grande arte.
Sono stati anche e davvero bravi a reinterpretare brani di Gaber, si vedeva che erano emozionati, presi a recitare pezzi di cui (ne sono sicuro) anche loro provavano imbarazzo.
Ma se Gaber abbandonò la televisione nei primi anni '70 ci sarà stato un motivo, o no?
La cosa più fastidiosa è la beatificazione laica di una persona che ha sempre ridicolizzato e criticato aspramente il conformismo ed il consumismo televisivo.
Perchè, Fazio, non fai uno speciale su Pasolini? Forse perchè Paolo Jannacci non avrebbe spazio?
Perchè questa celebrazione del nulla, Fazio?
Gaber non l'avrebbe voluta e si sbaglia a pensare che Sandro Luporini, fosse lì a promuovere un libro.
Quel libro, che ripeto, è il testamento spirituale artistico di Sandro, non ha bisogno di promozioni, proprio perchè a Gaber non ci si può avvicinarsi attraverso un varietà.
Gaber (e quando parlo di Gaber, parlo anche di Luporini, ovviamente) è stato un profeta, era troppo avanti, non è mai stato capito e non lo sarà mai finchè ci saranno queste finzioni.
La trasmissione di ieri è utile per chi conosce Gaber per "Destra e Sinistra" o per "Quando sarò capace di amare".
Ma ogni pezzo scritto da Giorgio e Sandro ha un principio ben definito, nulla è stato mai lasciato al caso, nemmeno una parola di una strofa.
Nessuno come Gaber ha spiegato le dinamiche interiori dell'uomo.
Nessuno come Gaber ha ridicolizzato quella finta solidarietà che ha portato l'Occidente ha piangere lacrime ridenti per una guerra che si concretizzava davanti alle nostre spiaggie, con il tacito consenso di tutti.
Nessuno come Gaber ha descritto Fabio Fazio: un perfetto conformista.
Fazio non è stupido, sotto sotto odia Gaber, perchè sa che non sopportava quelli come lui.
Basta farsi venire in mente "C'è un'aria" o "Il conformista", tanto per citare due pezzi.
Non voglio insegnare niente a nessuno ma l'essere Gaberiani, e sentirsi tali, parte da un profondo cammino dentro noi stessi che non può certo essere banalizzato da un programma televisivo.

La conferma di ciò che ho appena scritto è stata la recita di Bertinotti e Veltroni in "Qualcuno era comunista..", non sapendo che quando venne scritta, era proprio contro questi parassiti che Giorgio e Sandro si scagliavano.

E ancora la frase che mi fa sempre più incazzare è stata quella che ho letto nei social network: frasi del tipo "L'unico neo di Gaber è Ombretta Colli". Ma come vi permettete?!

Perdonali Giorgio, non ci hanno capito proprio un cazzo!

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