E' un'immagine che sicuramente farà storia più che scalpore.
Barack Obama, il primo Presidente nero della storia degli Stati Uniti, in Senegal, che scruta l'orizzonte dell'oceano appoggiato come una sentinella nella "porta di non ritorno".
E' così che gli africani chiamavano quel bivacco, quella fessura scavata nella roccia.
Da lì, per secoli e secoli, salivano uomini, donne e bambini, per non si sa dove.
La famosa "tratta degli schiavi".
Quando il piede scalzo varcava quella porta creata nei secoli dal vento nella roccia, sapevi che la tua terra non l'avresti mai più rivista.
Provate ad immaginare la sensazione.
E via, uomini trattati come tonni in una tonnara o come porci in un porcile, pronti all'uso.
Salpavano le navi spagnole, portoghesi, americane per portare i "negri" a fare gli schiavi.
Obama nella "porta di non ritorno" non è solo un'immagine toccante che fa commuovere, è molto di più.
E' l'arrendevolezza degli americani contro le torture che hanno, anzi, che abbiamo fatto ai danni di un continente, il più ricco del mondo.
Proprio nel giorno in cui uno dei più grandi uomini che ha calcato questa terra, Nelson Mandela, si sta spegnendo.
Ciò che mi ha colpito di quella precisa e spudorata immagine è stata l'espressione del Presidente.
Un gomito appoggiato sulla roccia e le mani che si toccavano nervosamente la faccia.
Lo sguardo all'Atlantico e all'infinito e chissà a che pensiero.
Chissà se ha pensato a quanti in quei viaggi allucinanti sono morti e, se fortunati, a quanta schiavitù hanno dovuto obbedire.
Ecco, Presidente, lei è un uomo che ammiro, è di colore come tutti i milioni di schiavi che il Paese che governa (e non solo) ha fatto morire come porci al macello e può capire, meglio di un bianco, cosa voglia dire quella fessura che guarda l'oltre.
Ma mentre guardava l'orizzonte, pensieroso, spero abbia pensato che la tratta degli schiavi non è cessata, ce ne sono ancora.
E poi, chissà cos'avrà veramente provato, Mister President, affacciandosi da quella porta maledetta.
Sono sicuro, davvero sicuro, che un'esperienza del genere non l'avrà lasciata indifferente.
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