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lunedì 10 gennaio 2011

Il sindaco Barin ed il coraggio di indignarsi.

Per chi non ne fosse venuto a conoscenza, la settimana scorsa il mio piccolo paese (Solesino, in provincia di Padova) è stato al centro di una "bufera" mediatica e di conseguenza al centro di numerose polemiche.

Vi spiego velocemente cos'è successo: la Provincia di Padova (in mano al centrodestra.. o presunto tale) ha stampato 50 mila copie del calendario 2011, da distribuire ai bambini del territorio padovano, calendario colorato, ben fatto con vari colori, disegni e quant'altro, non fosse altro per alcune "dimenticanze" relative alle festività: in esso sono citate infatti, tra le altre, la festa del papà, della mamma, dei nonni e anche la festa del "popolo veneto" (che cadrebbe il 25 marzo) e già qui ci sarebbe da discutere.
Ma quel che fa ancor più scandalo e disgusto per chi si sente ITALIANO è la mancanza nel calendario di due festività troppo italiane: il 25 aprile ed il 1 maggio.

Il mio sindaco, Walter Barin per l'appunto, si è INDIGNATO.
Cosa anomala in questo paese dove si fa passare tutto con la banale frase "cosa vuoi che sia..".
In Italia è tutto normale: è normale che dei condannati in via definitiva siedano in Parlamento, è normale morire nelle carceri, è normale che uno scrittore giri con decine di uomini di scorta, è normale che una scuola pubblica (ADRO) sia dipinta di verde con i vessilli di un partito politico.
E' tutto normale.
E' normale che un sindaco in provincia di Salerno venga ammazzato perchè contro la Camorra, è normale che i mandanti delle stragi mafiose siedano nelle stanze dei bottoni, è normale che gli omicidi di Pasolini e di Mattei (...) vengano archiviati e rinchiusi in un faldone impolverato.
E' normale che La Russa dia del "vigliacco" ad uno studente, è normale che un corruttore sia a capo del Governo.. è tutto normale.

A spezzare questa "normalità" è stato il MIO sindaco che si è scandalizzato alla visione della festa del "popolo veneto" (ma che vuol dire "popolo veneto"?) ed alla cancellazione della Festa della Liberazione e di quella dei Lavoratori.
Ma vi sembra possibile tutto ciò?

Torniamo a monte: il calendario avrebbe dovuto esser distribuito ai bambini, ma il rispetto per l'infanzia dov'è cara Degani? (Presidente della Provincia di Padova)
Lei è donna di destra e come tale, dovrebbe avere a cuore il valore della famiglia e della PATRIA.
Allora, Presidente, è proprio sicura di essere di destra? Eppur mi pare che nel giorno della Liberazione migliaia di TRICOLORI sventolino per i nostri paesi, perchè questa è la nostra storia!
Il Veneto è una regione ITALIANA, come la Basilicata, come la Sicilia.
Veneti erano Perlasca, Lei conosce la storia di Perlasca, Presidente?

Voi vi ostinate sempre a raccontare dei comunisti che mangiano i bambini, ma voi cosa mangiate?
Sicuramente siete privi di fosforo, per dimenticare di inserire due feste del genere.

Sindaco Barin, Lei dopo questo gesto ha fatto togliere il cappello a tutta Italia dimostrando che c'è ancora qualcuno che ha il coraggio di INDIGNARSI davanti a queste nefandezze.

Per la cronaca, l'opposizione paesana ha insignito la giunta comunale come "un centro sociale", un "paese in mano ai comunisti".
Pensate un po'.. io che credevo di essere soltanto ITALIANO.

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